05 giugno 2007

affitti in nero a Bologna il 48% dei contratti è irregolare.

da il Resto del Carlino del 4 giugno ’07

IL CARO CASA
Affitti in nero: controlli incrociati.
Il 48% dei contratti è irregolare.
E’ quanto emerge dalla prima tranche della campagna indetta da Guardia di Finanza, Comune e Università. Dei 720 studenti a cui e’ stato recapitato il questionario, solo 520 hanno risposto e di questi sono irregolari il 48%

Bologna, 4 giugno 2007 - Meno della meta’ degli studenti fuori sede, il 48%, ha un contratto d’affitto in regola; e tra gli altri, almeno il 26% e’ in "nero", o perche’ il contratto non e’ stato registrato o perche’ il proprietario non ha reso noti i redditi nella propria dichiarazione. E’ quanto emerge dalla prima tranche dei controlli incrociati tra la Guardia di Finanza, il Comune e l’Universita’ di Bologna, che oggi hanno lanciato la campagna informativa per la regolarizzazione degli affitti con un manuale, "Affitti in nero, convenienza zero", da distribuire anche tra gli studenti. Ma i tre enti contano sull’effetto-deterrente dei primi controlli, compiuti sulla platea potenziale di 12.500 fuorisede individuati in citta’.

Dei 720 studenti a cui e’ stato recapitato il questionario dei finanzieri, solo 520 hanno risposto; agli altri 200, se non invieranno i dati, arrivera’ una sanzione da 258 a 2.065 euro. Ma anche tra i 520 che hanno inviato la risposta alla Finanza, solo il 48% e’ risultato in regola.
In "nero" sono risultate 135 situazioni, ma altri 86 casi (gli studenti dichiarano di avere un contratto di comodato) verranno approfonditi perche’ giudicati poco convincenti. Un altro 9% degli studenti ha invece dichiarato di essere proprietario dell’alloggio mentre con speranza si guarda il 2%, una decina di persone, che ha provveduto subito a regolarizzare il contratto. "Faccio molto affidamento su questo inizio, che avra’ anche un effetto deterrenza- spiega il sindaco Sergio Cofferati, alla conferenza stampa tenuta in Comune- l’obiettivo e’ la regolarizzazione per intero del mondo del ’nero’". Per il primo cittadino quelli emersi "sono numeri molto significativi, non un sondaggio ma numeri che offrono uno spaccato attendibile".

Tra l’altro, gli studenti hanno dimostrato spesso di non conoscere le norme. "Il 69% hanno telefonato o sono venuti da noi- spiega il comandante provinciale della Gdf, il colonnello Pietro Burla- non solo per sapere come dovevano compilare il questionario, ma anche per sapere com’e’ la normativa". Ma gli accertamenti "incrociati" non riguardanno solo gli studenti universitari in collaborazione con Palazzo Poggi che in questo caso ha messo a disposizione i domicili dichiarati dagli universitari fuori sede. Nel mirino del Comune ci sono anche affitti in genere. "Abbiamo individuato 200 soggetti di cui sappiamo gia’ che non hanno un contratto d’affitto", annuncia l’assessore alla Casa Virginio Merola.

In futuro, spiega il rettore dell’Alma mater, Pier Ugo Calzolari, "l’attrattivita’ dell’Universita’ di Bologna potra’ anche attenuarsi, perche’ si trova in una citta’ bellissima ma costosa". E sarebbe una vera mazzata, perche’ a quanto risulta all’Ateneo, oggi gli studenti portano all’economia della citta’ qualcosa come 500 milioni di euro l’anno. Per rendere piu’ facile la soluzione ai problemi dei fuorisede dall’1 luglio entrera’ in funzione in zona universitaria uno sportello (non solo virtuale) dedicato agli studenti. Il vademecum anti-"nero" sara’ invece pubblicato sul portale internet dell’ateneo, "visto ogni giorno da 80 mila persone".

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