30 ottobre 2007

La resistenza agli sgomberi











Cariche in via Zamboni

dal sito globalproject.info


Questa mattina alle ore 7 il quartiere San Donato si è risvegliato blindato da reparti dei Carabinieri, Guardia di Finanza e vigili urbani, che hanno militarizzato la zona per procedere allo sgombero delle case autoassegnte dai Collettivi Passepartout e Mao. Le strade di accesso alla zona tra Via Ristori, Via Calindri, Via Scipione del Ferro e Via Libia sono state chiuse dai mezzi blindati, mentre reparti in antisommossa presidiavano le palazzine in cui si trovano le case autoassegnate e i vigili urbani faceva irruzione nelle stesse.
Lo sgombero di stamani ha interessato 11 alloggi Acer: sette appartamenti tra le vie Calindri e Ristori, due in via Scipione dal Ferro ed altri due in via Libia.


Verso le 13.00 la risposta dei collettivi che hanno organizzato in modo spontaneo blocchi del traffico su Via San Donato e si sono diretti verso la zona universitaria, portando uno striscione che diceva "Case per tutti e per tutte – resisteremo un minuto più di voi". All’arrivo delle forze dell’ordine, per proteggersi i manifestanti hanno eretto barricate con i cassonetti. Giunti all’altezza di Via Zamboni, le forze dell’ordine hanno caricato nel tentativo di disperdere il corteo di protesta.


La situazione si è normalizzata e i collettivi hanno lanciato l’appuntamento per oggi pomeriggio alle ore 17, in Piazza Santo Stefano, per continuare a manifestare il dissenso verso l’amministrazione comunale che continua a rispondere con gli sgomberi a chi chiede diritti. Ieri era stata infatti sgomberata l’area dell’ asilo dell’ex Manifattura Tabacchi, liberata venerdì dal Collettivo Open the Space e si era verificato un nuovo sgombero con le ruspe sul Lungo Reno, che ha raso al suolo le baracche dove trovavano rifugio i migranti di origine rumena.

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