18 novembre 2005

Bologna - Diritto ad Abitare: le case occupate non si toccano!!


Oggi abbiamo appreso dai giornali ancora una volta la linea dello “sceriffo” Cofferati: dura, decisa, e soprattutto inutile. Gli sgomberi di cui parla il sindaco come al solito, non risolveranno il problema della casa a Bologna.
Il problema infatti non è rappresentato dalla 40 case occupate, ma dalla inefficienza del Comune nell’assegnazione degli alloggi, lasciati sfitti per molti anni, nonostante il gran numero di persone ancora in attesa.
Le autoassegnazioni di Passepartout hanno contribuito semmai a rendere di nuovo utilizzabile una parte del patrimonio pubblico, quindi “di tutti”, non assegnabile a causa dello stato di abbandono in cui era lasciato.
Per questo chiediamo da tempo la pubblicazione dei dati sugli alloggi pubblici sfitti, per avere maggiore trasparenza nelle politiche abitative comunali e smentire l’accusa che le occupazioni impediscono le assegnazioni.
Pensiamo infatti che siano ancora molti gli appartamenti vuoti in città..
Perchè iniziare proprio da quelli occupati?
Inoltre le auto-assegnazioni non tolgono la possibilità di avere una casa a chi è in graduatoria, anzi a fianco della riappropriazione diretta di un diritto negato abbiamo sempre chiesto l’allargamento del diritto alla casa per tutti/e.
Infatti vorremmo la modificazione dei criteri di assegnazione, ormai vecchi e inadeguati a rispondere alle esigenze di nuovi soggetti sociali creati dalla sempre crescente precarizzazione del mondo del lavoro.
Gli studenti e i precari, che non possono entrare nelle graduatorie Acer, portano grandi ricchezze nelle tasche di questa città. Per loro un posto letto può arrivare a costare fino a 500 euro, a causa dei padroni di case che speculano sul mercato degli affitti, contro cui la Giunta non ha mai speso una parola, nonostante la grande voglia di legalità sempre sbandierata dal Sindaco.
La riappropriazione di un diritto ad abitare con dignità e a prezzi equi inoltre fa parte di una lotta più ampia per la rivendicazione di un reddito per tutti/e, da cui sempre più ampie fasce di popolazione sono escluse, a causa della sempre maggiore precarizzazione e dal crescente caro vita.

A chi mette in pericolo il diritto ad abitare diciamo che resisteremo con le nostre forme all’ennesima minaccia di sgombero, e invitiamo tutti quelli che in questi mesi hanno lottato per i diritti e la democrazia ad essere al nostro fianco nella difesa delle case occupate.

REDDITO! DIRITTI! DIGNITA’!

05 novembre 2005

Bologna - Carovita Day


Passepartout partecipa al carovita day promossa dai comitati per la quarta settimana

Carovita Day: sciopero della spesa, serrata della PAM, avviata la contrattazione sociale a Bologna. Assedio al supermercato PAM di Via Marconi, incontro con la direzione. Nasce il Comitato IV settimana, il 26 nov. la prossima iniziativa.

A Bologna, come in altre decine di città, si è svolta la CAROVITA DAY, con una iniziativa davanti al supermercato PAM di Via Marconi.
Un centinaio di lavoratori, precari, cittadini, produttori agricoli hanno "assediato" dalle ore 11.00 l’ingresso del supermercato.

In un primo momento, di fronte allo sciopero della spesa, la direzione della PAM ha reagito abbassando le saracinesche: ad un’azione legittima di sciopero si è risposto con un’azione illegittima di serrata.

Le realtà presenti all’iniziativa (sindacati di base, centri sociali, precari, associazioni consumatori e agricoltori autoconvocati) insieme ai cittadini presenti hanno chiesto l’apertura di una vera e propria trattativa dal basso, così come richiesto formalmente il giorno prima alla direzione.

Le richieste avanzate a livello nazionale e locale riguardano la contrattazione sociale di un paniere di beni di consumo, alimentari e non, da scontare al 50% nell’ultima settimana del mese.

I clienti del supermercato, tanti i pensionati al minimo, e i passanti hanno solidarizzato con l’iniziativa, chiedendo che venga estesa nei prossimi giorni anche in altri punti vendita della grande distribuzione, dimostrando così come il tema del carovita sia una vera emergenza.

Dopo un’ora e mezza di assedio la direzione del supermercato ha accettato di incontrare una delegazione del gruppo promotore del nascente COMITATO PER LA QUARTA SETTIMANA.

La direzione della PAM , era rappresentata dai responsabili del punto vendita e dal direttore capo area del gruppo commerciale Claudio Desideri: lo stesso capo area ha fatto presente alla delegazione che in contemporanea si stavano svolgendo, in ben altri 6 super ed iper mercati della stesso gruppo, iniziative come quella di Bologna (le città coinvolte sono una ventina in tutta italia) e che la direzione nazionale dovrà affrontare e discutere, già da lunedì, il da farsi rispetto alle richieste avanzate.

Alla fine del confronto sulle ragioni e sugli obiettivi concreti dell’iniziativa, è stato accettato di fissare un appuntamento formale per il prossimo giovedì mattina, avviando così di fatto una contrattazione sociale.

La mobilitazione e la contrattazione sociale è avviata, segnando un primo significativo risultato di una vertenza dal basso contro il carovita: il nascente comitato per la quarta settimana ha preannunciato che già il 26 novembre si ritornerà nel terri torio con una ulteriore iniziativa di lotta.

Bologna 5 novembre 2005

per il gruppo promotore del COMITATO PER LA QUARTA SETTIMANA

Per info:
quartasettimana@e-mail.it