31 agosto 2006

Occupazione dell'Ufficio casa del Comune di Bologna


Questa mattina Il Movimento di Lotta per la Casa, si è recato presso l’Ufficio Casa del comune di Bologna per denunciare le vergogne delle politiche abitative locali.Sul posto ad attenderli gli agenti della Digos e diverse volanti delle Forze dell’Ordine mentre gli uffici aperti al Pubblico erano stati chiusi.Per questo le persone presenti hanno deciso di salire negli uffici che si trovano ai piani superiori e di occuparne uno per fare alcune richieste:
  • Blocco totale degli sfratti e degli sgomberi;
  • Cancellazione della norma che impedisce a chi ha occcupato di partecipare al bando ERP (che dovrebbe riaprire ad Ottobre);
  • Soluzioni abitative per i lavoratori con redditi discontinui, dato che il "Bando per Precari" uscito il 7 Marzo del 2006 si è dimostrato uno strumento insufficiente (77 alloggi a prezzi calmierati a fronte 1780 accettate);
  • Fine del tacito assenso sulle migliaia di appartamenti affittati in nero, introducendo strumenti efficaci al recupero del denaro evaso per reinvestirlo in nuovi alloggi pubblici.


A questo i dirigenti hanno risposto contattando l’Assessore alla casa Merola, che ieri aveva dichiarato di voler procedere agli sgomberi senza ripensamenti e che oggi ha accettato un incontro con i collettivi occupanti per l’inizio della prossima settimana.


Le occupazioni a Bologna non impediscono l’assegnazione delle case, 692 stimate vuote dal comune a Giugno. Strumentalmente vengono assegnate a casi di emergenza le case occupate, molte delle quali per altro sono inassegnabili, mancando le tubature del gas o avendo pavimenti in parte pericolanti. Ad Agosto, con questo pretesto, il comune ha proceduto a sgomberare diversi appartamenti, mettendo in grave difficoltà le famiglie e i giovani che li abitavano.

Questa mattina abbiamo nuovamente reso pubbliche le nostre ragioni al Comune e alla Città, ragioni per le quali non abbandoneremo in silenzio gli appartamenti che abbiamo reso nuovamente vivibili abitandoli.

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