Occupazione dell'Ufficio casa del Comune di Bologna
- Blocco totale degli sfratti e degli sgomberi;
- Cancellazione della norma che impedisce a chi ha occcupato di partecipare al bando ERP (che dovrebbe riaprire ad Ottobre);
- Soluzioni abitative per i lavoratori con redditi discontinui, dato che il "Bando per Precari" uscito il 7 Marzo del 2006 si è dimostrato uno strumento insufficiente (77 alloggi a prezzi calmierati a fronte 1780 accettate);
- Fine del tacito assenso sulle migliaia di appartamenti affittati in nero, introducendo strumenti efficaci al recupero del denaro evaso per reinvestirlo in nuovi alloggi pubblici.
A questo i dirigenti hanno risposto contattando l’Assessore alla casa Merola, che ieri aveva dichiarato di voler procedere agli sgomberi senza ripensamenti e che oggi ha accettato un incontro con i collettivi occupanti per l’inizio della prossima settimana.
Le occupazioni a Bologna non impediscono l’assegnazione delle case, 692 stimate vuote dal comune a Giugno. Strumentalmente vengono assegnate a casi di emergenza le case occupate, molte delle quali per altro sono inassegnabili, mancando le tubature del gas o avendo pavimenti in parte pericolanti. Ad Agosto, con questo pretesto, il comune ha proceduto a sgomberare diversi appartamenti, mettendo in grave difficoltà le famiglie e i giovani che li abitavano.
Questa mattina abbiamo nuovamente reso pubbliche le nostre ragioni al Comune e alla Città, ragioni per le quali non abbandoneremo in silenzio gli appartamenti che abbiamo reso nuovamente vivibili abitandoli.
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