05 giugno 2006

Spazio per respirare



Bologna è oggi una città incerta, in equilibrio precario tra paura e desiderio di un presente diverso. La crisi delle forme di lavoro e di vita che costituivano la sua identità apre lo spazio alla richiesta ossessiva di sicurezza e normalità.

Allo stesso tempo, nella città e nei suoi tanti luoghi e tempi, continuano a vivere e a nascere progetti che, rifiutando la miseria dell'esistente si sforzano di produrre la ricchezza del comune e delle differenze.

Sono gli spazi sociali autogestiti, le case occupate e recuperate, i progetti di cooperazione sociale, le iniziative pubbliche contro il razzismo e l'esclusione.

Questi spazi, le loro storie, le tantissime persone che li animano e li hanno animati negli anni hanno contribuito a fare di Bologna un posto speciale, dal 2000 al 2004 hanno costituito una opposizione radicale ed allo stesso tempo ricca di sperimentazioni e proposte al governo Berlusconi ed alla giunta Guazzaloca. Oggi continuano a lottare per una trasformazione radicale dell'esistente, per una società di liberi ed uguali.

Perchè la giunta Cofferati vuole chiudere queste esperienze e questi spazi? Perchè le questioni sociali più urgenti non hanno trovato risposte ma solo repressione? Perchè non cominciamo a dire che la città deve cambiare davvero?

Abbiamo molte risposte e molte idee in proposito ma non vogliamo gridare da soli, vogliamo offrire a nostri sogni e i nostri progetti alla città che non si accontenta della paura e del conformismo.

Per cominciare, possiamo difendere gli spazi che esistono, creare spazi pubblici di discussione, di creazione, di moltiplicazione delle lotte sociali.

DIFENDI GLI SPAZI SOCIALI

RECLAMA REDDITO-DIRITTI-DIGNITA'

NO AGLI SGOMBERI

"...tutti i corpi, per loro natura, se posti in uno spazio, lo occupano..."
(primo postulato della fisica dei corpi in movimento